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Montreal

200 fates entwined inside the plane
We watched as England dropped away from us again
I wasn't waiting, I wasn't sure what I would find
I was prepared to let it happen on its own this time
I had a feeling I was floating into time spent amongst friends
Reintroduced from other strange and wonderful weekends
As the seat belt signs announced the fall
I realised I'd been falling for a while
We'd been falling for some time into Montreal

I saw ice upon the river as the plane came in to land
I heard Joni Mitchell singin' her poems of isolation
The man at immigration said his friends all knew the band
Bizarre to come so far to an outstretched hand and easy conversation
We were welcomed through arrivals without the usual transatlantic fuss
And greeted by the fans who led us to the chilly street onto the bus

The snow had hung around on the corners of the vacant lots
And France was singing in the air of hi-rise North America
And as we made our way into the hotel hall
The man behind the desk broke a knowing smile, and said
"Hello sir, welcome back to Montreal."

We hid away for the day in our identical rooms
Like we usually do
Another new bed, upside down in our heads
And afternoon was morning
And night was afternoon
Only the jet-lagged know the way I sleep tonight..

So I Skyped home and said "It's me. How are you babe?
I can't be with you but I can see you on the screen
Technology is wonderful when it isn't in the way
The little one seems older now with every passing day
I hope the vibes are good. I'm behavin' as I should
Going down to breakfast ..What time is it now there?
I'll go shopping for shoes ..or whatever ensues
Je t'aime my darling, Je t'aime my darling
See you soon.."

We were invited to the circus - guests of honour if you please - by a girl with an eskimo name
And in the cafe of the Cirque 'Soleil
We bought Easter-eggs from outer-space
40 different languages are spoken in this place
And inside the steel-glass building I gazed up at the trapeze
The building 30 metres tall - we watched the acrobat fall
He was quite safe
He was falling into Montreal

Down at the sports-bar the ice-hockey never ends..
Down at the sports-bar the ice-hockey never ends..

So up in my room I discovered Leonard Cohen on TV
Live in London. Aint that perfect symmetry?!
It warmed the heart to watch him float around the hall
Soaking up, reflecting, radiating
Just as I would, tomorrow night
On the outstretched tender hands, tender hands
Tender hands of Montreal

The fleur de lis was always kind to me
I'll make the time if ever you should call
The fleur de lis was always kind to me
I'll make the time if ever you should call
And so I shall...

Je t'aime my darling, Je t'aime my darling
Montreal

Lyrics: H
Music: H/Kelly/Mosley/Rothery/Trewavas

Montreal

200 destini intrecciati all'interno dell'aereo
Abbiamo osservato l'Inghilterra allontanarsi di nuovo da noi
Non mi aspettavo nulla, non ero sicuro di ciò che avrei trovato
Ero pronto a lasciare che accadesse da solo stavolta
Avevo come la sensazione di galleggiare nel tempo trascorso tra amici
Presentatimi di nuovo da altri week-end strani e meravigliosi
Non appena i segnali delle cinture di sicurezza hanno annunciato la discesa
Mi sono reso conto che per un po’ sarei sceso
Che stavamo scendendo per un po’ verso Montreal

Ho visto il ghiaccio sul fiume mentre l'aereo scendeva a terra
Ho sentito Joni Mitchell cantare le sue poesie di solitudine
L'uomo all’immigrazione disse che tutti i suoi amici conoscevano la band
Bizzarro arrivare si qui verso una mano tesa e una conversazione cordiale
Siamo stati accolti agli arrivi senza la classica confusione intecontinentale
E salutato dai fan che ci hanno portato sulla strada ghiacciata verso il bus

La neve era ammucchiata attorno agli angoli dei posti liberi (del parcheggio)
E la Francia stava cantando nell'aria ad alta risoluzione del Nord America
E non appena entrammo nella hall dell'hotel
L'uomo dietro la scrivania sfoggiando un sorriso, disse:
"Salve signore, bentornato a Montreal."

Ci nascondemmo per tutto il giorno nelle nostre camere identiche
Come facciamo di solito
Un altro nuovo letto, sottosopra nelle nostre teste
E il pomeriggio era mattina
E la notte era il pomeriggio
Solo chi subisce jet-lag sa come dormirò stanotte...

Così chiamai casa con Skype: "Sono io. Come stai, piccola?
Non posso essere con te, ma posso vederti sullo schermo
La tecnologia è meravigliosa quando non
crea intoppi
Il piccolo sembra più grande ogni giorno che passa
Mi auguro che le vibrazioni sono buone. Io mi comporto come dovrei
Scendendo a colazione .. Che ore sono adesso lì?
Andrò a comprare delle scarpe... o qualsiasi cosa gli somigli
Je t'aime mia cara, Je t'aime mia cara
A presto..."

Siamo stati invitati al circo - ospiti d'onore se
non vi dispiace - da una ragazza con un nome da eskimo
E nella caffetteria del Cirque du Soleil
Abbiamo comprato uova di Pasqua provenienti dallo spazio esterno
40 lingue diverse vengono parlate in questo luogo
E dentro la costruzione in acciaio e vetro guardavo il trapezio
L'edificio alto 30 metri - abbiamo visto l’acrobata cadere
Era abbastanza sicuro
Stava cadendo in Montreal

Giù al bar dello sport l’hockey su ghiaccio non finisce mai…
Giù al bar dello sport l’hockey su ghiaccio non finisce mai…
Quindi, su nella mia stanza ho scoperto Leonard Cohen in TV
Live in London. Non è una perfetta simmetria?
Mi si è scaldato il cuore a guardarlo galleggiare nella sala
Assorbendo, riflettendo, irradiando
Proprio come vorrei fare io, domani sera
Sopra quelle mani tese e delicate, mani delicate
Le mani delicate di Montreal

Il Giglio* è sempre stato gentile con me
Farò in tempo, se mai mi dovessi chiamare
Il Giglio è sempre stato gentile con me
Farò in tempo, se mai mi dovessi chiamare
E così farò...

Je t'aime mia cara, Je t'aime mia cara
Montreal

(*) Bandiera del Québec.

Traduzione a cura di Davide Costa