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The Wound

I've done everything that can be done to heal this wound
Left it on it's own for years

I've done everything that can be done to heal this wound
Left it on it's own for years
Couldn't touch it, didn't pick it, didn't get it wet
It didn't stop the bleeding

I bandaged it, I wrapped it, stitched it, tourniqueted it
I held it stiff and aching in the air
Held it there til I went berserk
Didn't sleep
It didn't work
Didn't stop it weeping

And the wound is your life
And your life took on a life of it's own
(Or so you foolishly thought)
And your life rolled on over me
Bang-Bang like 56 train wheels
Every time I heard news of you

And the wound was in every lousy song on the radio

And the pain was like a tree-fern in the dark, damp,
forgotten places
Darkness didn't stop her growing
New-born baby cells dividing…
Curled up tight unrolling day by day
Stretching up, stretching out
Forming the same identical shape
Clones. There ain’t too much sadder than
Clones - relentlessly emerging from the hairy heart
of the wound

And the fern is beautiful in it's own way
Uncurling in the dark
Beautiful with no one there to see it
As the wound weeps and aches

(Now there's some sad things known to the man
from the planet Marzipan)

Lyrics: Hogarth
Music: Hogarth/Kelly/Mosley/Rothery/Trewavas

La Ferita

Ho fatto tutto quello che può essere fatto per curare questa ferita
L’ho lasciata stare per anni

Ho fatto tutto quello che può essere fatto per curare questa ferita
L’ho lasciata stare per anni
Non ho potuto toccarla, non l'ho stuzzicata, non l’ho fatta bagnare
Ma non ha smesso di sanguinare

L’ho bendata, avvolta, ricucita, legata con un laccio emostatico
L’ho stretta forte e dolorante all'aria
E tenuta lì finché non mi sono imbestialito
Non ho dormito
Ma non ha funzionato
Non smette di piangere

E la ferita è la tua vita
E la tua vita si è fatta una vita propria
(O così stupidamente pensavi)
E la tua vita è rotolata sopra di me
Bang-Bang come le 56 ruote di un treno
Ogni volta che sento notizie che ti riguardano

E la ferita era in ogni orrenda canzone alla radio

E il dolore era simile ad un albero di felci in oscuri, umidi, luoghi dimenticati
L’oscurità non le ha impedito di crescere
Cellule appena nate che si dividono…
Raggomitolate strette che si srotolano giorno per giorno
Allungandosi, estendendosi
Formando la stessa identica sagoma
Cloni. Non esiste niente di più triste
Cloni – che emergono inesorabilmente dal cuore peloso della ferita

E la felce è a suo modo bellissima
Quando cresce nell’oscurità
Una bellezza con nessun spettatore
Mentre la ferita pinge e duole

(Ora l’uomo dal pianeta Marzapane sa che esistono anche cose tristi)

Traduzione a cura di Davide Costa e Andrea Falco